FAQ

 

Domande sulla procedura

 

Vorrei esprimermi su questo argomento. Come posso farlo?

 

Chiunque può esprimersi sull'avamprogetto. Vi invitiamo a trasmetterci i vostri pareri inviando un’e-mail all’indirizzo Rechtsetzungnot shown@ipito make life hard for spam bots.ch entro il termine della consultazione (15.09.2023).

 

Qual è il prossimo passo?

 

Al termine della procedura di consultazione l'IPI valuterà i pareri ricevuti. Il rapporto sui risultati della consultazione e i pareri saranno pubblicati.

 

Su queste basi il Consiglio federale deciderà i passi successivi. Se il Consiglio federale deciderà di portare avanti il dossier, l'avamprogetto sarà modificato in virtù dei risultati della consultazione, per poi essere trasmesso al Parlamento. Ulteriori informazioni sulla procedura legislativa in Svizzera sono disponibili al seguente link.

 

Domande sulla necessità di agire

 

La proposta starà ancora in piedi quando gli snippet saranno rimpiazzati da risposte generate dall’intelligenza artificiale (IA)?

 

Le risposte generate dall’IA non hanno ancora i presupposti per sostituire gli snippet, pertanto l’IA non rende la proposta obsoleta. Tuttavia si ritiene che, alla luce degli sviluppi tecnologici, debba essere esaminata criticamente e se del caso adeguata.

 

Perché gli snippet devono essere soggetti a compenso? Teoricamente l’utilizzo di snippet da parte delle grandi piattaforme digitali genera un bacino d’utenza che può generare introiti.

 

Nella pratica però le imprese mediatiche riescono a farlo solo in misura limitata. Gli introiti pubblicitari infatti finiscono comunque nelle casse delle grandi piattaforme digitali. Tuttavia, questo non è imputabile agli snippet, bensì, nel settore pubblicitario, al modello commerciale adottato dalle piattaforme digitali.

 

Domande sull'impostazione della normativa

 

Il diritto di protezione affine per gli editori di media è in contraddizione con il diritto di citazione?

 

No, la citazione continuerà a rimanere possibile. Oggi il diritto di citazione autorizza l’utilizzo di parti di opere protette dal diritto d’autore nella misura in cui servano da commento, riferimento o dimostrazione e se la portata della citazione è giustificata dall’impiego fatto. La proposta non prevede modifiche a riguardo.

 

Il diritto di protezione affine per gli editori di media è in contraddizione con la restrizione in favore dei rendiconti sugli avvenimenti d’attualità?

 

Nell’interesse della libertà d'informazione, secondo la legge sul diritto d’autore è lecito utilizzare brevi estratti di articoli di giornale o di relazioni radiofoniche o televisive. Secondo il diritto vigente la restrizione è gratuita. Mantenere l’attuale restrizione condurrebbe a una situazione poco soddisfacente: gli snippet non protetti dal diritto d'autore sarebbero infatti soggetti all’obbligo di compenso, mentre lo stesso non varrebbe per gli snippet più lunghi, protetti dal diritto d'autore, che sarebbero invece esenti dall’obbligo di compenso.

 

Nell'interesse della libertà d'informazione la proposta prevede che i grandi fornitori di servizi della società dell’informazione possano continuare ad avvalersi della restrizione, che sarà tuttavia soggetta a compenso. Le grandi piattaforme online non potranno più creare pagine di attualità con contenuti realizzati da diverse imprese mediatiche senza versare loro un congruo compenso, a meno che non si limitino a semplici collegamenti ipertestuali.

 

I riferimenti su Internet vengono reinterpretati come copie?

 

No, si tratta di una conclusione errata. Il fatto che il diritto a compenso sia gestito da una società di gestione non deve indurre a considerare la messa a disposizione una copia. L’attività delle società di gestione non si limita alla riscossione dei compensi per fotocopie. Il loro ruolo consiste piuttosto nell’entrare in gioco quando, come in questa fattispecie, una gestione individuale non è possibile o non è sensata.

 

Domande sulle conseguenze della normativa

 

Si tratta di una promozione dei media?

 

Non si tratta di una promozione statale dei media, visto che sono i privati a essere soggetti all’obbligo di compenso e non lo Stato. Poiché l’intervento di interesse pubblico mira a un miglioramento della posizione dei media, si può affermare che il presente progetto legislativo persegue alla fine lo stesso obiettivo di una promozione dei media. Il fatto che il pacchetto di misure a favore dei media sia stato respinto, non significa tuttavia un rifiuto generale di qualsiasi azione legislativa nell’interesse di un panorama mediatico funzionante.

 

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