Confermata la cooperazione nell'ambito della proprietà intellettuale in occasione della visita di Stato del presidente cinese Xi Jiping del 16 gennaio 2017

01.02.2017 | Diritto e politica

Il 16 gennaio 2017, Svizzera e Cina hanno firmato a Berna una dichiarazione tesa a portare avanti la cooperazione tra l'Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) e l'autorità cinese competente in materia di proprietà intellettuale (State Intellectual Property Organization, SIPO).

Dal 2012, IPI e SIPO collaborano in virtù di una dichiarazione di cooperazione (Memorandum of Understanding, MoU), che prevede un incontro annuale tra le due parti dedicato alla proprietà intellettuale, in particolare alla tutela di brevetti e design e alla loro attuazione.

In occasione della visita di Stato del presidente cinese Xi Jinping il 15 e il 16 gennaio 2017 a Berna, il Consigliere federale Didier Burkhalter e il Ministro degli esteri cinese Wang Yi hanno firmato una dichiarazione di cooperazione tesa a portare avanti il dialogo tra SIPO e IPI. Nel nuovo MoU in francese e inglese (pdf 194 KB) i due Paesi hanno deciso di estendere la cooperazione anche all'ambito della strategia dell'innovazione. La Cina è consapevole dell'importanza dell'innovazione per lo sviluppo della sua economia e del ruolo centrale della proprietà intellettuale in questo contesto. Il nuovo MoU formalizza la tavola rotonda con gli esponenti dell'industria e dell'economia che si tiene al termine dell'incontro tra IPI e SIPO.

La Svizzera, che vanta un'economia di esportazione innovativa, beneficia della cooperazione con la Cina nell'ambito della proprietà intellettuale, soprattutto alla luce degli ostacoli che numerose aziende attive in Cina incontrano tutt’oggi nel proteggere e attuare i diritti di proprietà intellettuale nel Paese. Il lavoro degli ultimi anni ha consentito alla Svizzera di risolvere alcune problematiche concrete, ad esempio legate all'uso abusivo della designazione «Svizzera» o della croce svizzera su prodotti cinesi. L’accordo raggiunto permette ai due Paesi di portare avanti il dialogo.

 

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