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Sul palco dell'ESC, insieme alla musica, ci saranno anche i marchi!

Nella settimana dell’Eurovision Song Contest (ESC), che quest’anno si terrà a Basilea, a fianco della musica ci saranno anche i marchi. Nel mondo dello spettacolo i marchi sono onnipresenti: segni distintivi degli artisti, dei loro outfit o dei microfoni che utilizzano.

All’ESC di Basilea ci saranno numerosi marchi, tra cui il marchio verbale/figurativo combinato CH 792513 «Eurovision» dell’Unione europea di radiodiffusione (Fonte: SRG SSR)
All’ESC di Basilea ci saranno numerosi marchi, tra cui il marchio verbale/figurativo combinato CH 792513 «Eurovision» dell’Unione europea di radiodiffusione (Fonte: SRG SSR)
 

I marchi sono un capitale prezioso: rappresentano uno strumento decisivo che aiuta i titolari a distinguersi dalla concorrenza e a proteggersi dagli abusi. Anche nel settore della musica hanno una grande importanza: l’Unione europea di radiodiffusione (European Broadcasting Union, UER), con sede a Losanna, ha registrato il marchio «Eurovision» nonché l’abbreviazione dell’evento «ESC» nel registro svizzero dei marchi. Anche il più grande stadio della Svizzera, il Sankt Jakob-Park di Basilea (noto come Joggeli), luogo, tra l’altro, della finale dell’ESC, è registrato come marchio in Svizzera dal 2024. Tra i marchi registrati figura anche «Lumo», il nome della mascotte ufficiale dell’ESC, che ha trovato il suo posto nel registro dei marchi da quest’anno.

 
 

Il comune denominatore tra Pepe Lienhard, Jane Bogaert e DJ BoBo

La protezione dei marchi è apprezzata anche da persone e artisti che negli ultimi decenni hanno rappresentato la Svizzera al più grande concorso musicale del mondo. Nel registro svizzero dei marchi è presente una sfilza di nomi di artisti svizzeri – da Pepe Lienhard a Jane Bogaert fino a DJ Bobo – che si sono esibiti sul palco da quando l'UER ha organizzato per la prima volta l’ESC a Lugano nel 1956. I musicisti hanno richiesto spesso la protezione dei marchi per le classi 9, 35 e 41. Qual è il vantaggio di registrare un marchio? Nel caso della protezione dei nomi sono toccati diversi diritti, quali il diritto delle persone, della ditta commerciale e del dominio. Solo la protezione di un nome come marchio dà al proprietario il diritto esclusivo di usare il marchio per identificare prodotti e/o servizi. Registrando un marchio, un artista può ad esempio promuovere prodotti di merchandising o servizi di vocal coching e distinguersi così dalla concorrenza. Se occorre, può anche trasmettere questo diritto in forma di licenze o tramite la vendita. Il titolare del marchio può vietare a terzi l’uso di un segno identico o simile per prodotti o servizi uguali o simili. 

 
 

I nomi di persona e di artista sotto la protezione dei marchi

In linea di massima è possibile registrare segni costituiti da nomi di persone o di artisti, tranne nel caso in cui siano denominazioni generiche. Ad esempio, nel contesto musicale, «DJ BoBo» è ammesso alla registrazione, ma non potremmo affermare lo stesso se si volesse registrare come marchio unicamente «DJ». Ai sensi delle direttive in materia di marchi, a tale principio fanno in particolare eccezione i segni costituiti dai nomi di personalità reali che hanno avuto un cosiddetto influsso eccezionale su un determinato settore e che sono utilizzati comunemente per descrivere i contenuti tematici di determinati prodotti e/o servizi (ad es. «Mozart» per i compositori). Come se la caverebbe Mozart ai giorni nostri se dovesse partecipare a una competizione quale l’ESC? 

 
 

Marchi di moda presenti all’ESC

Senza la protezione di un marchio, un artista può difficilmente proteggere il suo nome dall’utilizzo da parte di terzi. Lo stesso vale anche per i nomi degli stilisti che rendono indimenticabili, grazie ai loro abiti unici, le esibizioni dei cantanti. La musica e la moda sono sempre state molto legate sul palco: si pensi ad esempio all’abito bianco con cui Céline Dion ha vinto l’edizione dell’ESC del 1988 e a cui Nemo ha reso omaggio nel 2024 nella finale in Svezia. Anche i designer investono ingenti risorse di tempo e denaro per creare e mantenere il loro marchio, che poi molto spesso finiscono per registrare. Ne è un esempio principe Kévin Germanier, il design di moda vallesano con sede a Parigi che vestirà le moderatrici dell’attuale edizione dell’ESC Hazel Brugger, Sandra Studer e Michelle Hunziker nonché gli artisti del programma di contorno. 

 
 

Protezione dei marchi per i titoli di canzoni, ma non per l’intera melodia

Oltre a tanta musica, all'ESC ci saranno anche tanti marchi relativi ai nomi degli artisti partecipanti, degli stilisti dei loro abiti o delle marche dei loro strumenti musicali. Anche i titoli di album o di canzoni come per esempio «Voyage» di Zoë Më (v. foto sopra), che quest’anno rappresenterà la Svizzera, possono beneficiare in linea di massima della protezione dei marchi nel nostro Paese. Lo stesso vale per le brevi melodie quali i jingle o le sigle pubblicitarie, che di norma vengono registrati come «marchi acustici» se sono dotati di carattere distintivo ed esenti dal bisogno di disponibilità. Non possono, invece, essere protette intere canzoni o sinfonie.

 

Buono a Sapersi

Il marchio è un segno che permette di distinguere prodotti e servizi. Lo sviluppo e la cura di questo titolo di protezione richiedono spesso investimenti importanti in termini di tempo e denaro che ne determinano l’immenso valore. Un marchio consente di smarcarsi dalla concorrenza e di tutelarsi dagli opportunisti.

 

Un marchio è protetto unicamente per i prodotti o servizi definiti al momento del deposito per i quali si intende utilizzarlo, ad esempio il marchio Beltina per biciclette e riparazione di biciclette. Le classi di prodotti e servizi vanno scelte con cura e lungimiranza. Dopo la registrazione non è infatti più possibile estendere la protezione ad altri prodotti o servizi.

 

Se il segno in questione assomiglia a un marchio, a un nome di dominio o a una ragione commerciale (ditta) già registrati al punto da comportare un rischio di confusione, è possibile che i due segni entrino in conflitto. Dal momento che questo aspetto non è verificato nell’ambito dell'esame del marchio è opportuno effettuare autonomamente le ricerche necessarie per determinare se esistono segni identici o simili già registrati.

 

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