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«Il design conferisce un valore aggiunto ai nostri prodotti»

L’imprenditore Christoph Fahrni è appassionato di design. Ma non si dedica a design di sedie raffinate, bensì si occupa di far sì che i contenitori per la raccolta differenziata si inseriscano bene nell’ambiente che li circonda e che siano funzionali. E ogni volta che ne idea uno, lo deposita per proteggerne il design e tenere alla larga gli utilizzatori abusivi.

Anche un contenitore per la raccolta differenziata ha un design e può quindi essere protetto. Immagine: LED Werkstatt
Anche un contenitore per la raccolta differenziata ha un design e può quindi essere protetto. Immagine: LED Werkstatt

Una bottiglia di PET viene gettata in un contenitore per la raccolta differenziata nell’ospedale di Burgdorf e pochi istanti dopo lo stesso succede in una scuola a Zurigo. Entrambe le bottiglie sono finite in uno dei contenitori ideati da Christoph Fahrni e Peter Bucher, a capo dell’impresa LED Werkstatt. Questo tipo di contenitori sono molto richiesti in un Paese dedito alla raccolta differenziata come la Svizzera. Solo nel 2018, in terra elvetica sono state riciclate 35 000 tonnellate di prodotti in PET. L’assortimento di prodotti firmati LED Werkstatt comprende anche pubblicità luminose nonché stazioni o attacchi per la ricarica di auto elettriche. Tutti questi prodotti sono realizzati nella fabbrica di Thöringen. «La provenienza svizzera per noi è molto importante», afferma Christoph Fahrni. Così come il design. «Conferisce un valore aggiunto ai nostri prodotti e ne diventa un tratto distintivo», continua Fahrni.

 

Forma e utilizzo

Dai prodotti della sua azienda si riconosce chiaramente la filosofia che Fahrni applica al loro design. «Anche a me piacciono i divani eleganti, ma il design è molto più di questo», dice Fahrni. Per lui il design è in ogni angolo della nostra quotidianità e deve quindi integrarsi con discrezione nell’ambiente che ci circonda. L’aggiunta di dettagli superflui solo per amor del bello non fa parte delle sue priorità. «Il design deve essere pratico. La forma non può rimanere fine a se stessa», aggiunge Fahrni. L’aspetto di un contenitore per la raccolta differenziata è il risultato di un processo di determinazione del design chiaramente definito. Il gruppo di lavoro riflette su quale aspetto dovrebbe avere un contenitore del genere, su quale materiale sarebbe il più adatto e su molto altro ancora. Le disposizioni di legge svizzere rappresentano poi un’ulteriore sfida. «In Svizzera per i sacchi della spazzatura l’altezza e la capienza sono addirittura standardizzate», spiega Fahrni. Tutti questi aspetti influiscono sulla definizione della forma.

 

Protezione del design: «Ci abbiamo investito molto tempo»

Per arrivare al risultato finale ci abbiamo messo passione e impegno. E questo è il motivo per cui vogliamo tenere alla larga gli utilizzatori abusivi. La LED Werkstatt presenta quindi sistematicamente i suoi prodotti all’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) per proteggere il loro design. «Nei nostri prodotti abbiamo investito tempo, denaro ed energia. Non vogliamo permettere che tutto questo lavoro ci sia portato via da altri», chiarisce Fahrni. Per lui i depositi sono ormai entrati a far parte della routine. «Ci sono giorni in cui ho depositato 60 oggetti con un’unica domanda», continua. Questi cosiddetti «depositi cumulativi» sono una peculiarità della protezione del design. Sono possibili quando i modelli che si vogliono depositare appartengono tutti a una stessa categoria, per esempio se sono tutti dei mobili. E poi, una volta protetto, il design diventa commerciabile. Il titolare può per esempio concedere licenze per l’innovazione.

 

Per le aziende ormai il design è diventato un fattore di mercato determinante e le contraffazioni in questo ambito non si contano. Chi fa proteggere i propri design può vietare ad altri di utilizzare prodotti con un design simile o identico.

 
 
 

«Copiare non conviene»

Per evitare che qualcuno sia tentato di copiare i prodotti della LED Werkstatt, Christoph Fahrni fornisce informazioni sulla protezione del design direttamente sul suo sito web. Accanto a ogni prodotto è riportato il numero di deposito del design accompagnato dal seguente messaggio: «Copiare non conviene. Prestate attenzione ai diritti di protezione soprattutto in caso di gare d’appalto». L’iscrizione al registro svizzero dei design permette a Christoph Fahrni di tenere lontani gli utilizzatori abusivi.

L’appassionato designer industriale non è mai a corto di idee. Al momento i prodotti su cui preferisce concentrare le sue energie sono le colonne per la ricarica di veicoli elettrici. Ovunque guardi, trova idee per nuovi prodotti. Dice che basta guardarsi in giro con gli occhi ben aperti.

 
 

Protezione del design: cosa è importante sapere

In Svizzera, per registrare una creazione è necessario rivolgersi all’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI). Ecco alcuni consigli per il deposito.

 

Raffigurazioni: le raffigurazioni, di elevata qualità, devono rappresentare in modo chiaro il design che si intende registrare. Suggerimento: si consiglia di inviare foto in bianco e nero, di modo che il design risulti poi protetto per tutti i colori.

 

Ricerca: poiché al momento della registrazione non viene verificata la novità dell’innovazione, si consiglia di effettuare ricerche in tal senso leggendo la letteratura settoriale oppure visitando fiere o negozi specializzati. Si consiglia inoltre di aver chiaro che cosa abbia ispirato il design che si intende registrare.

 

Durata della protezione: dopo il primo deposito, un design è protetto per cinque anni. Al termine di questo periodo, è prevista la possibilità di rinnovare la protezione. In totale, un design può essere protetto per un massimo di 25 anni (5x5).

 

Deposito cumulativo: è possibile depositare contemporaneamente più design, a patto che questi appartengano alla stessa classe di prodotti.

 

Costi di deposito: 200 franchi di tassa di base per un design. Il rinnovo costa a sua volta, per un design, 200 franchi.

 

Risposte a domande sul design: Sul nostro sito internet sono disponibili le risposte a molte delle domande frequenti (FAQ).

 

Domande? Vogliate consultare il sito internet www.ipi.ch o contattarci al numero 031 377 77 77.

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