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Quando è una ricetta di biscotti a creare scompiglio

Nell’ambito professionale non sempre fila tutto liscio come l’olio: problemi con il nome di un prodotto o con i diritti di protezione di una foto. Talvolta addirittura una ricetta di biscotti può creare scompiglio. Nel quadro dei workshop dell’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI), i giovani di Young Enterprise Switzerland (YES) imparano in veste di mini-imprenditori a evitare questi conflitti.

Attenzione: bisogna essere prudenti quando si condivide una ricetta. Copyright: iStock

Nell’ambito dei workshop tenutisi nella Svizzera tedesca, nella Svizzera romanda e in Ticino i giovani hanno già imparato a cosa prestare attenzione nell’ambito della proprietà intellettuale della loro impresa. Nel quadro del Company Programme di YES gli studenti gestiscono una mini-impresa in condizioni reali per un anno intero (cfr. Infobox). All’inizio della scuola ad agosto, le squadre hanno deciso i nomi della loro impresa e dei loro prodotti. Attualmente i prototipi delle rispettive offerte sono in fase di preparazione e si cercano partner per il finanziamento e la distribuzione.

 

Evitare conflitti giuridici con terzi

I giovani imparano a conoscere la proprietà intellettuale a tutto tondo, concentrandosi soprattutto sul diritto dei marchi e sul diritto d’autore perché nella pratica sono i più importanti. «Le mini-imprese imparano a evitare i problemi giuridici con i terzi», afferma Matthias Käch esperto di PI all’IPI e a responsabile dei workshop. Per prima cosa occorre scegliere il nome dei prodotti ed è importante verificare che tale nome non esista già o che non sia già utilizzato in una forma simile. I cambiamenti a posteriori, oltre a comportare parecchi grattacapi giuridici, implicano un elevato onere di lavoro. «I partecipanti si stupiscono sempre di quanto sia importante prestare attenzione agli altri», afferma Matthias Käch.

 

Durante i workshop l’esperto PI mostra loro che il mercato non aspetta loro e i loro prodotti ed è quindi necessario tutelarsi. Con la loro azienda creano valori che devono essere protetti, solo la fiducia e una stretta di mano non portano da nessuna parte. «Quando si tratta di denaro, non si scherza», sottolinea Matthias Käch. Nel corso del programma ci si aspetta che i giovani sviluppino una certa creatività imprenditoriale e che stipulino contratti.

 

Accordo di non divulgazione per le ricette

Oltre ai prodotti sostenibili derivanti da materiali rinnovabili, nel quadro del programma di quest’anno numerose mini-imprese offrono anche derrate alimentari quali salse, miscele di spezie o bibite. La sfida in questo caso è rappresentata dal fatto che le ricette non possono beneficiare di una protezione giuridica. Tuttavia, ci si può assicurare previamente che le informazioni vengano trattate con riservatezza. Non c'è bisogno di rivelare a terzi la nota «ricetta della nonna» e, se fosse necessario farlo, occorre stipulare un accordo di non divulgazione.

In passato si è visto che anche le mini-imprese del programma rischiano di essere sfruttate. Matthias Käch si ricorda di quando una squadra ha contattato una panetteria per la produzione di biscotti. Per farsi fare un preventivo, la mini-impresa aveva condiviso con la panetteria la ricetta senza prevedere condizioni contrattuali. Alla fine, a causa degli elevati costi di produzione, il team aveva rinunciato a conferire il mandato alla panetteria, che, tuttavia, non ha esitato a usare la ricetta e a immettere i biscotti sul mercato. Non c’è stato nulla da fare a livello giuridico poiché non era stato concluso un accordo di riservatezza.

 

Diritti di utilizzazione per le foto

Un altro tema delicato è l’utilizzo delle foto per esempio nel quadro delle attività di marketing delle mini-imprese. A prescindere da chi abbia scattato le foto, i diritti di utilizzazione devono essere trasferiti alla mini-impresa per mezzo di un contratto, al fine di evitare che in seguito ci siano discussioni su chi possiede le foto.

«Anche in questo caso, è importante agire sempre per il bene dell’azienda», afferma Matthias Käch. È meglio evitare di utilizzare foto provenienti da Internet. Secondo la legge sul diritto d'autore, in Svizzera, ogni immagine è protetta e appartiene a chi l'ha scattata. E non importa che si tratti della foto di uno zerbino sfocato o della foto di un tramonto suggestivo talmente bella da poter vincere un premio in un concorso. Bisogna stare attenti anche alle banche dati di immagini in rete e leggere assolutamente le condizioni generali.

 

L’IPI è un partner nazionale

 

L’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI) è uno dei partner nazionali dell’organizzazione no profit Young Enterprise Switzerland (YES). Nell'ambito del Company Programme gruppi di giovani gestiscono una mini-impresa in condizioni reali per un anno intero, dalla fondazione alla commercializzazione del prodotto. Ai partecipanti viene fornito un kit con tutte le informazioni sulla proprietà intellettuale. Il manuale di teoria del programma include inoltre una sezione dedicata ai principi della protezione dei marchi e del diritto d’autore. A margine, l’IPI organizza seminari sulla proprietà intellettuale rivolti a insegnanti e studenti.

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