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Perché un obbligo di utilizzo dei marchi

Se un marchio registrato in Svizzera non viene (presumibilmente) usato dal suo titolare, chiunque può chiederne la cancellazione. Chi può dimostrarne l’utilizzo si trova in vantaggio.

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Chi documenta l’uso del proprio marchio evita brutte sorprese. Copyright: iStock

Se la procedura d’esame ha esito positivo, il marchio è iscritto nel registro dei marchi in Svizzera. Il segno può così essere usato in esclusiva per i prodotti e i servizi rivendicati. Tuttavia, sia in Svizzera che in molti altri Paesi, questo privilegio implica anche un obbligo di utilizzo, in base al quale il marchio registrato deve essere utilizzato al più tardi entro cinque anni dall'iscrizione nel registro (termine di tutela). Perché questo obbligo di utilizzo? In questo modo il legislatore intende impedire la registrazione preventiva di segni che non vengono poi usati, bloccando altre imprese.

 

Rischio di cancellazione

Secondo l’articolo 35a in combinato disposto con l’articolo 12 capoverso 1 della legge sulla protezione dei marchi, dopo la scadenza del termine di tutela di cinque anni, chiunque può chiedere all’IPI la cancellazione del marchio per mancato uso. L’impresa titolare del marchio impugnato deve quindi rendere verosimile l'uso del suo marchio all’IPI. Chi utilizza un marchio dovrebbe pertanto documentarlo in ogni caso, al fine di proteggersi da un’eventuale cancellazione.

«Molti titolari di marchi non sono consapevoli del fatto che devono documentare l’utilizzo del loro marchio per perpetuarne la tutela», dichiara Birgit Weil, rappresentante in materia di marchi. Spesso il problema non è l’uso del marchio in sé, bensì la mancanza di prove dell’uso per il periodo richiesto. I titolari di marchi possono trovarsi in difficoltà in situazioni del genere.

 

La ricerca successiva è onerosa e priva di garanzia di successo

Rilevare e salvare i dati relativi all’utilizzo di un marchio richiede un approccio multisettoriale all’interno di un’impresa: il servizio Finanze dispone di dati sul fatturato relativo al marchio, mentre il servizio Marketing ha i dati che riguardano le misure pubblicitarie adottate. Tra i mezzi di prova appropriati, l'esperta in marchi cita listini prezzi, fatture, bollettini di consegna, confezioni, cataloghi, materiale pubblicitario o screenshot della homepage del sito, che permettano di stabilire in particolare luogo, data, entità e modalità d’uso del marchio in questione. Gli sforzi per recuperare una mancata documentazione coerente dell’utilizzo, mediante ricerche dispendiose in termini di tempo e costi, non sono sempre coronati dal successo.

 

Utilizzo del marchio così come è iscritto nel registro

Bisogna fare attenzione in caso di modifica successiva del marchio: «Un marchio è utilizzato in modo da preservarne la tutela solo se l’impiego è conforme a quanto iscritto nel registro o perlomeno non diverge in modo essenziale dalla registrazione», spiega Birgit Weil. Chi, nell’utilizzare il marchio, lo adegua graficamente, lo combina con altri elementi o ne elimina alcuni, potrebbe eventualmente non essere in grado di dimostrarne l’uso in modo da preservarne la tutela. «In questo caso si consiglia di registrare la variante modificata presso l’IPI», suggerisce Birgit Weil.

Nel caso di imprese il cui nome coincide con il marchio, l’utilizzo avviene spesso solo per designare l’impresa e non a titolo di marchio. Per ovviare a questo problema, si può impiegare sistematicamente il nome dell'azienda come marchio, ad esempio in combinazione con elementi semplici come «il nostro marchio» o con l’annotazione «registered» (rappresentata dalla R iscritta in un cerchio,®).

Birgit Weil spera che i titolari di marchi riservino più attenzione all’obbligo di utilizzo. «Per le imprese il marchio è uno dei beni più importanti. Investono molto denaro nel suo sviluppo e nella sua notorietà. Pertanto risulta ancora più amareggiante quando, dopo anni, può essere cancellato soltanto perché mancano sufficienti prove d’uso».

 
 

Uso del marchio

È possibile chiedere all'IPI la cancellazione di un «marchio non utilizzato nel commercio» mediante una procedura semplificata. La procedura si applica ai marchi che non sono utilizzati per un periodo ininterrotto di cinque anni per i prodotti o servizi rivendicati, nella misura in cui non sono fatti valere motivi validi. In questo caso il titolare del marchio può far valere gravi motivi che giustificano il mancato uso del marchio o provarne l’utilizzo. Questa procedura rapida ed economica è disciplinata in dettaglio nell’ordinanza sulla protezione dei marchi e consente di decidere in merito alla cancellazione nei casi di evidente mancato uso del marchio.

 

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