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Due scienziati missilistici in erba con le idee chiare

Sacha Bumann e Samuel Gebhard sono affascinati dall’ingegneria spaziale. Per il concorso nazionale Scienza e gioventù i due inventori hanno sviluppato un motore a razzo ibrido e sono stati insigniti con un premio speciale dall’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale (IPI). Perciò siamo andati a conoscere il loro progetto più da vicino.

Grande palco per i due finalisti di Scienza e gioventù: Samuel Gebhard e Sacha Bumann hanno presentato il loro progetto agli Startup Days di Berna. Foto: IPI

Il 26 aprile 2025 si sono aggiudicati il premio speciale che consisteva in due biglietti per partecipare agli Startup Days, che si sono tenuti il 14 maggio a Berna. Sacha e Samuel hanno presentato la loro invenzione al pubblico presso lo stand informativo dell’IPI. Naturalmente, i due determinati studenti hanno colto l’occasione anche per fare networking.

 

Poco dopo la finale di Scienza e gioventù siete già agli Startup Days. Quali sono le vostre impressioni?

Sacha Bumann: È stata una bella esperienza. Abbiamo visto come funziona il mondo delle start-up e dove potremmo arrivare tra qualche anno. Ci sono state presentazioni interessanti, ad esempio sulle tecnologie spaziali della Scuola politecnica federale di Losanna (EPFL). È stato particolarmente emozionante stringere nuovi contatti.

Samuel Gebhard: L’evento è stato un’ispirazione per il futuro. Se dovessimo mai fondare una start-up, abbiamo già ricevuto molte informazioni preziose. Sappiamo da chi possiamo ottenere supporto e chi saranno i nostri potenziali concorrenti. Il networking è sicuramente un’occasione per progredire. Anche le discussioni con persone esterne al settore sono state interessanti e stimolanti.

 

Avete già pensato di fondare una start-up?

Sacha Bumann: Sì, questo è il nostro piano. Dopo l’università, vogliamo continuare a lavorare sui sistemi di propulsione a razzo e scoprire nuove possibilità. Il nostro obiettivo è creare qualcosa che sia utile al mondo.

 

Samuel Gebhard: Per noi una start-up significa avere la libertà di fare ciò che ci piace, ovvero sviluppare ulteriormente i sistemi di propulsione a razzo.

 

Come è nata l’idea di questo progetto per Scienza e gioventù?

Sacha Bumann: Volevamo lavorare a qualcosa che si potesse realizzare a casa con le stampanti 3D. Un video di YouTube ci ha ispirato a sviluppare il motore a razzo ibrido. Il momento era perfetto, perché gli argomenti proposti per la nostra tesi di maturità non ci piacevano. Ci siamo quindi concentrati su questo tema che ci affascinava da sempre. È stato un progetto che abbiamo portato avanti di nostra iniziativa.

 

Qual è stata la parte più affascinante di questo progetto?

Samuel Gebhard: L’intero processo, dall’idea al prodotto finale, è stato entusiasmante. All’inizio non sapevamo molto sulla propulsione dei razzi, ma poi abbiamo imparato approfondendo la materia. Particolarmente interessanti sono stati i lavori che ci hanno portato alla scelta del propulsore e del materiale. Prima della finale di Scienza e gioventù, abbiamo effettuato alcuni test per completare le nostre misurazioni.

 

Sacha Bumann: Abbiamo anche imparato a gestire un progetto e a lavorare in gruppo. La cosa più importante è stato risolvere un problema passo dopo passo.

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