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Quando il diritto d'autore penetra sotto la pelle: body art in campo

Le giocatrici della nazionale Géraldine Reuteler e Alisha Lehmann, così come Vanesa Hoti (FC Aarau), oltre che dalla passione per il calcio, sono accomunate dal loro interesse per tatuaggi. Spesso percepiti come una forma di espressione e di body art, i tatuaggi hanno però anche a che fare con la proprietà intellettuale e possono rivelarsi importanti, ad esempio, per i videogiochi.

La calciatrice professionista Géraldine Reuteler è una delle tante sportive che ador-nano il proprio corpo con tatuaggi. (Immagine: Steffen Prößdorf)
 

Controversia legale sui tatuaggi: compenso per l'uso senza licenza nei videogiochi

Il Campionato europeo di calcio femminile si svolgerà dal 2 al 27 luglio in Svizzera. In campo, oltre all'abilità fisica, si vedrà anche la body art di alcune calciatrici. Non si tratta solo di un tema legato allo stile di vita, bensì può sollevare anche questioni legali: nel 2022, ad esempio, due società di software hanno dovuto pagare un risarcimento danni di 3750 dollari a una tatuatrice statunitense, perché avevano riprodotto i tatuaggi del lottatore di wrestling Randy Orton nella serie di videogiochi WWE 2K senza il consenso dell'artista.

 

Protezione del diritto d’autore per i tatuaggi originali

Qual è la situazione dal punto di vista giuridico in Svizzera? I tatuaggi possono essere protetti dal diritto d'autore se sono creazioni dell’ingegno che presentano un carattere originale (cfr. art. 2 cpv. 1 della legge sul diritto d’autore, LDA). Ciò significa che non tutti i tatuaggi sono protetti, bensì solo quelli personalizzati. Più il disegno è unico, più è probabile che venga tutelato dalla legge. Di conseguenza, i tatuaggi standard (privi di caratteristiche particolari e individualizzanti) raffiguranti motivi popolari come ancore, piume, cuori, ali d'angelo o rose non saranno in linea di principio protetti. Nemmeno i semplici tatuaggi di nomi, simboli o date sono ammessi alla protezione. In caso di controversia, sarà il giudice a decidere se il tatuaggio è sufficientemente individualizzato.

 

Licenze e limiti legali: quando si possono usare i tatuaggi?

Nel caso citato, le aziende produttrici di software hanno dovuto risarcire l'artista perché non avevano chiesto il suo consenso (licenza) per poter utilizzare il tatuaggio nel loro videogioco. Il tatuatore è considerato un autore e può quindi far valere diritti di proprietà intellettuale sulle sue creazioni. Ciò include, ad esempio, il diritto di offrire al pubblico, alienare o mettere altrimenti in circolazione esemplari dell'opera, ad esempio nel contesto di un gioco per computer (cfr. art. 10 cpv. 2 lett. b LDA). Chiunque desideri utilizzare un tatuaggio in questo modo deve sempre ottenere una licenza dall'artista. Questo aspetto va considerato in particolare (ma non solo!) nel caso si preveda di farne un uso commerciale. Tuttavia, questo principio non è assoluto, poiché la LDA conosce anche alcune eccezioni. L’articolo 28 capoverso 1 LDA prevede, ad esempio, che per i rendiconti sugli avvenimenti d’attualità è lecito registrare, riprodurre, presentare, diffondere e mettere in circolazione o altrimenti far vedere o udire le opere viste o udite in occasione dell’avvenimento, nella misura in cui lo scopo informativo lo giustifichi. Pertanto, se la televisione svizzera trasmette una partita in cui sono visibili anche i tatuaggi delle giocatrici, non è necessario ottenere l'autorizzazione del tatuatore per questo utilizzo.

 

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