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Segreti di fabbrica, violazioni e bibite: il caso Coca-Cola

Per alcuni può condurre a lunghe pene detentive, per altri a profitti milionari. E in realtà non dovremmo saperne nulla. Stiamo parlando del segreto d’affari, che è (probabilmente) lo strumento di protezione più diffuso nell’ambito della proprietà intellettuale. Ma che cosa è esattamente un «segreto d’affari» o, come si dice anche, un «segreto commerciale»? Vediamo un po’.

Das Geschäftsgeheimnis ist ein beliebtes Schutzinstrument. Copyright: IGE

Otto anni di carcere è la condanna inflitta a Joya Williams, l’ex impiegata di Coca-Cola che aveva tentato di vendere la formula segreta della famosa bevanda alla concorrente Pepsi senza prendere in considerazione che, oltre ai brevetti, la legge protegge anche il segreto d’affari. Il segreto d’affari è un’informazione che ha un valore commerciale proprio perché non viene divulgata. Un suo utilizzo illecito è considerato, in linea di principio, un gesto di concorrenza sleale e, come tale, vietato dalla legge.

 

Qual è il metodo più diffuso per proteggere le invenzioni?

Diversi studi suggeriscono che il segreto d’affari è lo strumento al quale si ricorre maggiormente per proteggere le invenzioni.1 In un recente studio condotto a Singapore (in inglese), ad esempio, il 75% dei partecipanti ha affermato che il segreto d’affari è il diritto di proprietà intellettuale più importante per la propria azienda, davanti ai marchi e al diritto d’autore con il 61% ciascuno, e ai brevetti, 59% (si noti che più risposte erano possibili). Inoltre, alcune stime evidenziano che l’utilizzazione illegale e il furto dei segreti d’affari comportano ogni anno danni per un valore pari al 3% del PIL, ciò che in Svizzera equivale a circa 23 miliardi di franchi.

 

Al di là di questi dati approssimativi, purtroppo è difficile fare ricerche sul segreto d’affari, proprio per questa sua natura occulta, senza contare che, contrariamente ai brevetti, non vi sono registri né vige un obbligo di divulgazione. Le cifre indicate qui sopra vanno quindi prese con le pinze. Per il momento possiamo solo dire che, nonostante la sua importanza, del segreto d’affari sappiamo ancora relativamente poco.

 
 

Una protezione eterna

Invece, per lo meno a livello teorico, sappiamo quando le aziende ricorrono al segreto d’affari. Ossia quando i profitti che traggono dall’invenzione segreta, meno i costi per mantenerla tale, sono superiori a ciò che guadagnerebbero proteggendola con un brevetto. I costi per mantenere il segreto possono essere, ad esempio, misure di protezione informatiche o modifiche dei processi di produzione: per evitare che gli impiegati di Coca-Cola apprendano la formula segreta, il processo di produzione va suddiviso in modo da consentire l’accesso solo ad alcune sue fasi. Tutto questo costa, ma in cambio, contrariamente ai brevetti, il segreto d’affari non comporta né spese legali né altri oneri. Inoltre può durare in eterno ed essere applicato anche alle invenzioni non brevettabili. Il suo ruolo è quindi sia di sostituire sia di integrare i brevetti.

 
 

Il segreto d’affari è utilizzato, ad esempio, per:

  • Businessplan
  • Processi di produzione
  • Algoritmi
  • Codici software
  • Dati dei clienti
  • Invenzioni non brevettabili

 

1 Cfr. ad es. Michael Risch, Why Do We Have Trade Secrets?, 11 Intellectual Property L. Rev. 1 (2007); Searle, Nicola; The Economic Impacts of Trade Secrets, 2021; https://www.ipos.gov.sg/docs/default-source/resources-library/trade-secrets/trade-secrets-public-report-2sept2021.pdf (disponibile solo in inglese).Consiglio: Segreto d’affari – otto approcci per proteggerlo: WIPO Magazine (EN)

 

Consiglio: Segreto d’affari – otto approcci per proteggerlo: WIPO Magazine (EN)

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