Revisione dell'ordinanza

concernente l'utilizzazione della designazione «Svizzera» per gli orologi

Il 17 giugno 2016 il Consiglio federale ha approvato una revisione parziale dell'ordinanza del 1971 concernente l'utilizzazione della designazione «Svizzera» per gli orologi (di seguito: ordinanza «Swiss made» per gli orologi). In linea con la nuova legislazione «Swissness», l'ordinanza riveduta, che è entrata in vigore il 1° gennaio 2017, rafforza l'indicazione geografica «Swiss made» per gli orologi e i movimenti.

 

Apposta su un orologio, l’indicazione di provenienza qualificata «Svizzera» o «Swiss made» evoca la tradizione e l'arte orologiera svizzere ed è considerata un'indicazione geografica secondo l'articolo 22 dell'Accordo TRIPS dell'OMC. Da diversi studi, condotti tra gli altri dal Politecnico federale di Zurigo e dell'Università di San Gallo, è emerso che per un orologio svizzero i consumatori sono disposti a pagare, in media, il 20 per cento in più; per determinati orologi meccanici il valore aggiunto è stimato addirittura al 50 per cento. L’ordinanza «Swiss made» riveduta mira a rafforzare il legame tra gli orologi pubblicizzati come «Swiss made» e la Svizzera, e contrastare così il pericolo di comportamenti sleali. Si rafforza in questo modo la buona reputazione del «marchio Svizzera» e, di riflesso, la Svizzera quale luogo di produzione.

I costi di produzione di un orologio nel suo insieme devono ormai essere realizzati almeno al 60 per cento in Svizzera, mentre finora si teneva conto unicamente del movimento. Quest'ultimo continuerà a essere fondamentale nella misura in cui almeno la metà del suo valore deve essere riconducibile a componenti di fabbricazione elvetica e almeno il 60 per cento dei suoi costi di produzione deve essere realizzato in Svizzera. La revisione prevede poi che anche lo sviluppo tecnico di un orologio o di un movimento «Swiss made» si svolga in Svizzera. Alla luce degli ultimi sviluppi tecnologici, la definizione di orologio dell'ordinanza «Swiss made» per gli orologi viene ampliata in modo da includere anche i cosiddetti orologi connessi o smartwatch.

Fino al 31 dicembre 2018 i costi delle casse e dei vetri detenuti in magazzino al momento dell'entrata in vigore dell'ordinanza «Swiss made» per gli orologi potranno essere esclusi dal calcolo dei costi di produzione. Si concede così ai produttori il tempo necessario per esaurire le scorte legittimamente accumulate nel contesto legale anteriore e i fornitori sono consapevoli della durata del regime transitorio.

Alla stregua della nuova legislazione «Swissness», l'ordinanza «Swiss made» è in vigore dal 1° gennaio 2017.

Il 17 giugno il Consiglio federale ha approvato anche il rapporto sui risultati della procedura di consultazione sulla proposta di revisione. Consultazione 2015.

 

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