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Newsletter IGE | IPI

23 ottobre 2018

 
 

Newsletter no. 4/2018 «Informazioni giuridiche»

 

Gentili Signore, Egregi Signori,

Siamo lieti di inviarvi la Newsletter «Informazioni giuridiche» no. 4/2018 e vi auguriamo buona lettura.

 

01   Nuova prassi di rilascio dei certificati protettivi complementari

02   Formazione

 
 
 

01   Nuova prassi di rilascio dei certificati protettivi complementari

 

L’IPI cambia la sua prassi di rilascio dei certificati protettivi complementari (CPC) con effetto retroattivo a decorrere dall'11 giugno 2018. Il provvedimento è riconducibile a una modifica della prassi adottata dal Tribunale federale (TF) nella decisione DTF 4 A_576/2017 «Tenefovir» dell’11 giugno 2018.

Nella sentenza, il TF stabilisce che l’interpretazione della condizione per il rilascio di un CPC, secondo cui un prodotto deve essere «protetto dal brevetto di base», deve essere più in linea con la nuova giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunità europee. Per il rilascio è quindi ormai decisivo che il prodotto da proteggere con il CPC sia descritto nelle rivendicazioni in maniera riconoscibile per una persona esperta, mentre secondo la giurisprudenza precedente era determinante che il prodotto rientrasse nel campo di protezione del brevetto di base («esame della violazione»).

Tra il 2014 e il 2017 l’IPI ha interpellato le associazioni di consulenti in brevetti (ACBSE, ASCPI e ACBIS), AIPPI Svizzera, le associazioni dell’industria interessate (Interpharma, scienceindustries, vips e Intergenerika) e un esperto esterno in merito a un adeguamento della prassi di rilascio dei CPC in funzione della giurisprudenza europea più recente. La nuova direttiva riprende i principi d’esame elaborati collettivamente, così come sono stati comunicati alle cerchie interessate in data 22 marzo 2017.

La modifica di prassi è attuata nel capitolo 13.2.1 delle direttive per l’esame relativo al contenuto delle domande di brevetto nazionali. Si applica con effetto retroattivo a decorrere dalla decisione del TF, ossia dall'11 giugno 2018. La nuova direttiva vale quindi per tutte le richieste di rilascio di CPC presentate a partire da quella data e a quelle pendenti a quella data.

Per favorire la comprensione della nuova prassi, l’IPI ha elaborato alcuni esempi fittizi insieme alle cerchie interessate. Gli esempi e le nuove direttive sono reperibili sul sito web dell'IPI all'indirizzo Diritto e politica > Sviluppi nazionali > Modifiche di prassi.

02   Formazione

Panoramica dei corsi.


Con i sensi della massima stima

Istituto Federale della Proprietà Intellettuale
Felix Addor
Sostituto direttore

 
 
 
 

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